Parco Nazionale del Pollino e dintorni

Se siete alla scoperta della natura o semplicemente volete percorrere sentieri del Massiccio del Pollino in compagnia di una guida esperta, vi consiglio di di visitare questa pagina:

http://www.viaggiarenelpollino.it/

Inoltre si possono visitare borghi di paesi spettacolari, oppure recarsi nelle Grotte del Romito od ai Sassi di Matera ( Patrimonio mondiale dell' UNESCO ) oppure verso il mare, o meglio a Maratea, nel particolare scenario della costa tirrenica lucana, dove i monti si congiungono col mare.



Buona Visita

giovedì 13 febbraio 2014

Idrogeno: link utili

Salve a tutti.

Dopo tanto riscrivo.

Facendo ricerche varie, ho trovato materiale utile sull'idrogeno da fonti attendibili.

Spesso i forum sono la panacea ai mali ed ai problemi, ma spesso si giunge in fori in cui la pseudo scienza da voce a gente che sembra stia riscrivendo la fisica e la chimica senza sapere nemmeno le basi di quello che parla e molti, credo, allocchi, vanno dietro e si scannano anche. Sull'argomento idrogeno mi è capitato di vederlo troppo spesso.

Non sono un genio, ma mi permetto di dire ciò, perchè un po' di materie scientifiche le ho studiate durante il mio percorso di studi. se vorrete conferma di ciò che affermo, fate ricerche riguardo l'idrogeno e spulciate nei forum.

Purtroppo è un argomento molto controverso.

Io suggerisco di informarvi, costruire, sperimentare e fare prove tramite metodi più oggettivi possibili.

Ora ecco quello che mi preme siti utili:











Buona lettura.

venerdì 11 ottobre 2013

Un commutatore e due motori

Parto da un'altro problema o come diceva un mio professore di matematica alle medie "plobblema" , mi sa che l'italiano non fosse il suo forte, come il mio del resto.

Poichè da studente universitario non ho molti soldi in tasca e vado comprando lo stretto necessario per i miei "esperimenti" ed il resto lo recupero da lavatrici da rottamare ( vedere "Come cablare un motore di lavatrice per creare piccoli "grandi" utensili" ), vado arrangiandomi con quel che trovo e che per me è accessibile.

Inoltre, bisogna fare i conti con paesi che non hanno negozi specializzati e bisogna spostarsi di molto o provare ad ordinare su internet.

Ho provato e non ho ottenuto nulla, in quanto sono solo finito su siti di aziende produttrici che non hanno per nulla risposto alle mie domande sui pezzi che cercavo e nemmeno sul dove poterli comprare (siti rivenditori), forse mi sarei dovuto presentare con un nome fittizio di un pseudo azienda per ottenere qualcosa.

Ho fatto molte ricerche nelle ferramenta on-line, ma senza risultati, forse sarò sfortunato oppure non so fare ricerche, penso la seconda od entrambe.

Avendo finito i pezzi, sono andato in un negozio di materiale elettrico a 20 km da me, se avevano un commutatore e quanto sarebbe costato.  Pensavo che fosse l'ennesima domanda a vuoto fatta in giro per negozi, stranamente l'avevano.

Non mi sono spaventato del prezzo, ma non ho i soldi a disposizione (48 - 50 euro) per comprarlo e non mi va di chiederli ai miei genitori, quindi aspetto di raccoglierli pian piano o di trovare altri invertitori da smontare.

Essendo che la bozza di questo "articolo" l'avevo scritta in fase di "costruzione", mentre ora debbo solo creare la scatola "nera" ( se esplodesse un condensatore, lo diverrà perchè i fumi l'anneriranno. Scherzo, non succederà) che conterrà interruttori e condensatori e completare qualche allungamento di cavi, troverete qualche riferimento ad un  tempo non troppo remoto.

Fatto il preambolo, continuiamo.

Nel post precedente vi ho parlato del riutilizzo dei "cilindri [schema]" (scusate la ripetizione di questa parola, ma non so il nome preciso e non mi viene in mente nessun sinonimo, forse si chiamano camme) .

Il problema consisteva nell'aver finiti quelli ad un incavo e bisognava utilizzare quello che avanzava dal commutatore precedente,cioè quelli a 2 incavi degli invertitori smontati e riassemblati come commutatori, ma non solo e vi spiego il perchè.

Avendo recuperato qualche motore di lavatrice e caso volle 2 uguali, il che significa  uguale numero di giri e stesse grandezze elettriche, mi è venuto in mente di creare un tornio da legno bi-motore.

Mi era sfiorata, inizialmente, di costruirne uno a 4 motori ed avevo cercato già un selettore adatto su una casa costruttrice, ma non ho trovato un rivenditore.

Sono motori abbastanza potenti, se collegati bene, non si bloccano facilmente sotto sforzo.

L'utilità dei due motori è quella di usarne uno per lavori in legni teneri, quindi sfruttare una potenza inferiore, quindi meno consumo, mentre entrambi per lavori un po' più  "sostanziosi", in legni più duri od oggetti di grandezza maggiore.

Saranno collegati tra loro da una cinghia di trasmissione (recuperate dai cestelli delle lavatrici) su pulegge di uguale diametro, affinchè si abbiano gli stessi giri ed una puleggia più grande (per ottenere qualche giro al minuto in più) che verrà collegata all'albero del mandrino a griffe. Credo che le farò in teflon recuperato tramite un tornietto che sto "realizzando" con un vecchio trapano, perchè anche per comprare le pulegge è un'impresa, in quanto comporta spostarsi di un 100 km, se le si vuole in tempi brevi.

Le fasi costruttive del tornio sono ad uno stato di fermo, perchè sto facendo altro, ma questo non è un problema.

Il commutatore principale, quello che costa 48-50 euro che ho cercato, dovrebbe avere 4 elementi.
Il bisogno delle 4 vie lo spiegherò più in avanti.

Ho scritto "principale", perchè ve ne è un secondario per ottenere velocità bassa (utile per carteggiare o verniciare) ed alta (per tornire),

Essendo che il primo motore deve essere sempre in funzione sia che lavori solo od in coppia,non necessita di una vera e propria commutazione, ma bensì di essere sempre alimentato, tranne sulla posizione 0, quindi di fermo della "macchina" spenta, mentre il secondo ha solo bisogno di essere alimentato, quando il commutatore è in posizione 2.

Per questo motivo, forse è più giusto parlare di un selettore che non di un commutatore.

 Inoltre, aumentando di poco il condensatore del primo motore, cioè da 14 microfarad di "serie" (nel mio caso) a 16 microfarad, si ha il vantaggio di spunto maggiore tale che non risente dell'inerzia a stato di fermo del motore 2 non alimentato che viene "lanciato" senza essere alimentato sulla posizione 1, mentre per la posizione 2, sempre per il motore 2, si potrebbe utilizzare un condensatore anche inferiore ai 14 microFarad da 12,5 microFarad, ma debbo provarlo ancora.

Cambiando terminologia, quindi, il selettore è così composto:

2 elementi                                       
2 "cilindri" a 2 incavi                      
     
viti ed albero manopola allungati    

Ciò che è stato fatto è posizionare il primo "cilindro"  in modo tale che sulla posizione 1 funzioni solo il primo motore, sullo 0 tutti i collegamenti siano aperti e sul 2 entrambi i motori siano avviati.

La cosa fondamentale è stato sfasare le gole (incavi) dei "cilindri"  dei due elementi in modo tale da chiudere sempre gli stessi contatti per la posizione 1, poichè nello scatto 2 bisogna solo assicurarsi che quando la manopola è sulla posizione 2, i contatti dell'ultimo motore siano chiusi, quindi alimentino la macchina stessa.

Schema di funzionamento elettrico:


per una visione migliore clicca quì 
Le due vie hanno rispettivamente questo compito: smistare la corrente ai condensatori ed ai "comuni" dei due motori.

Nel caso in cui avesse a disposizione o compraste un commutatore a 4 vie, il gioco si semplifica di molto, perchè non dovrete smontare nulla.

Ecco il motivo:
          assegnate i primi due elementi (ingressi fase e neutro) al primo motore ed al primo condensatore che volete sempre alimentare ed i restanti al secondo motore.

        poichè basta un cavo (consiglio di lavorare con cavi di sezione 2,5 mmq per limitare le resistenze) per ogni faston che va al motore, fate un ponte, rispettivamente sui primi due elementi, tra la posizione 1 e 2, così da alimentare un solo cavo e non arrivare al motore con due fili sia sul condensatore che sul comune.

        ulteriori due ponti occorrono sugli ingressi delle restanti vie, affinchè anche esse siano alimentate, ma soltanto nella posizione 2. Da esse e dai contatti della posizione 2 partiranno i cavi che andranno rispettivamente al condensatore ed al comune , entrambi, del secondo motore.

Tornando al commutatore secondario, il vero e proprio commutatore del mio circuito, occorre solo se si vogliono sfruttare le due velocità del motore (come nel mio caso).


Vi consiglio di collegare qualche spia per la segnalazione che il primo commutatore è sotto tensione.

 E' una prova che farò prossimamente e forse anche con  più led a colori differenti per indicare quanti motori sono avviati e le velocità d' "esercizio". In realtà, poichè i led necessitano di un trasformatore, conviene utilizzare le spie di segnalazione degli interruttori di segnalazione per l'illuminazione domestica (io li ho incassati nelle frecce circolare di trattori).

In caso contrario, non occorrono sia il secondo commutatore che i led di segnalazione, in quando vi accorgerete dal rumore che i vostri motori funzionano. Ma se vorrete siete liberi di metterli.

Essendo due  motori ed avendo alimentato un condensatore per utilizzatore da cui è possibile ottenere le due velocità, un commutatore a due vie non basta, poichè avendo i cavi uscenti dai condensatori (uno per capacitore al motore e l'altro a commutatore) collegati sulle medesime morsettiere di un commutatore a due elementi - rispettivamente due capi per ogni elemento - , succede che avviando solo il motore 1, viene anche fornita corrente al condensatore del motore due mettendolo sotto sforzo senza possibilità di ruotare, in quanto manca il "neutro" per avere lo spunto, ma che in posizione 1 non occorre.

Schema:


Per una visione migliore clicca quì 
Ecco il perchè necessitavo di un commutatore a 4 vie e perchè sono andato in negozio a chiederlo, anche se pensavo di non trovarlo.

Ma ho risolto riassemblando il commutatore a due due vie come selettore per avviare un motore od entrambi e quello a quattro vie come selettore per le due velocità, così da non avere "interferenze" tra i due condensatori. Quindi, ora sono separati ed i cambi di velocità avvengono correttamente e senza nessun problema.

Spero che l' "articolo" sia capibile, in caso contrario fatemi sapere e cercherò di sbrogliare al meglio la matassa.

schema dei famosi "cilindri" 


     


domenica 6 ottobre 2013

Come cablare un motore di lavatrice per creare piccoli "grandi" utensili

Ora vi parlo dei famosi motori di lavatrice. Nulla di nuovo e troverete tante cose su internet su come cablarli e cosa farne.

quelli che ho finora utilizzato sono quelli ad induzione che venivano montati sulle vecchie lavatrici e sono composti da due avvolgimenti separati, uno per velocità.


Purtroppo per esperienza, a me internet occorre per avere lo spunto, dopo essermici già scervellato per conto mio senza trovare soluzioni ( è stupido, lo so), ma la messa in opera per ciò che ne faccio, mi comporta "spremere le mie meningi".

Sulle targhette dei motori vi è scritto il condensatore utilizzato, tranne in casi in cui la sporcizia o la ruggine abbiano reso illeggibile il tutto, potete usare condensatori che variano da 12,5 microFarad a 16 microFarad.

Vi conviene sempre pulirli internamente e revisionarli prima di provarli, eviterete qualche problema di attrito dovuto a scarso grasso o grasso indurito sui cuscinetti, polvere, sporcizia e ruggine tra statore e rotore che ostacola lo "spunto" e vi farebbe provare condensatori più grandi.

Un motore di questo tipo ,in genere, ha questa morsettiera creata con capicorda a faston.:



Si può utilizzare una sola velocità o ,volendo, entrambe. L'importante è che il "comune" sia sempre collegato nella morsettiera.

Per l'utilizzo di una sola velocità e di un solo verso di rotazione basta un semplice interruttore 0/1 che interrompa il comune ed un capo che vada agli avvolgimenti della velocità scelta ed un solo condensatore che va collegato in questo modo:


Per una visione migliore clicca quì 
Per ottenere invece l'altro verso di rotazione, se non occorrono entrambi, basta cambiare la posizione dei capi vicino ai faston delle bobine o dei cavi uscenti dal condensatore.

 Nel caso invece si vogliano entrambi i versi occorre un invertitore di marcia, i famosi aggeggi che ho utilizzato per assemblare i commutatori che mi servivano (sono simili a questi ultimi tranne per dei ponti di fabbrica e per collegamenti interni) , con ogni uscita del condensatore collegate all'alimentazione dell'invertitore (uno per elemento)  [ 0 ] e da [ 1 ] e [ 2 ] escono i cavi che vanno ai terminali dell'avvolgimento scelto:


Per Una visione migliore clicca quì
Altra cosa è, se si vogliono entrambe le velocità che esse siano ad un unico senso di rotazione od ad entrambe, queste ultime si ottengono sempre con l'invertitore, ed entra in gioca il vero e proprio commutatore a due vie. Sarebbe meglio a tre vie, in quanto si potrebbe gestire anche il comune, evitando che sia sempre sotto tensione.

Esso va collegato sullo 0 alle uscite del condensatore ed in questo modo si può scegliere, tramite l'uscite del commutatore, quale avvolgimento avviare, quindi quale velocità avere.

Nello schema che vi propongo, vi è un commutatore a tre vie con comune ponticellato (linea gialla), così si risparmia cavo.


Per una visione migliore clicca quì 
Nell'immagine successiva vi è inserito l'invertitore (cerchio verde scuro) per ottenere i cambi di rotazione.


Per una visone migliore clicca quì
Ricordate sempre di collegare la terra (cavo giallo - verde) alla carcassa del motore e la linea elettrica per evitare qualche corto ed incidente di percorso (danni a cose e persone).

Buona lettura e buoni esperimenti


















sabato 5 ottobre 2013

Commutatore modificato: un motore trifase a due velocità convertito a monofase a due velocità.

Come primo argomento, inizio con l'ultimo esperimento riuscito, almeno nella conversione, poichè ho bruciato un avvolgimento a causa di una sovrastima di un condensatore, ma questo non inficia il corretto funzionamento di ciò di cui vi scriverò.

Da profano in elettricità, specialmente in trifase, ho voluto provare lo stesso.

Avendo un motore a due velocità e dopo giorni di prove sul motore e con un contagiri, ho trovato il collegamento per la velocità 1 ( bassa velocità) a "tringolo" e poi "disperato", perchè non riuscivo a far scattare la seconda velocità (alta velocità), dopo qualche ricerca su internet si è svelato l'arcano mistero. bisognava creare il collegamento a "stella".

Sul sito su cui ho fatto ricerche maggiormente ( ringrazio l'autore per avermi aiutato indirettamente) mostrava i vari collegamenti.

Dopo qualche  giorno, tra una faccenda e l'altra, ho riempito qualche foglio con qualche schema, o meglio pensando a come dovesse  funzionare.

In genere tutte le conversioni vengono fatte sulla morsettiera sfruttando così o la stella od il triangolo, tramite barrette conducibili, ma a me occorreva sfruttare entrambe per avere le due velocità.

Venendo al dunque ed avendo a disposizione più invertitori di marcia a due vie ( od elementi) con posizioni 1 0 2 ( ma sarebbe uguale averne 0 1 2), ho potuto modificare questi "interruttori" in modo tale da avere un commutatore a 5 vie (od elementi) a tre poli. (1 0 2 o 0 1 2)

Ciò equivale ad avere una sorta di selettore trifase stella - triangolo, ma differente da quest'ultimo in quanto i collegamenti interni, aperti e chiusi coi vari scatti, sono differenti.

Non ho immagini sulle fasi del montaggio, ma inserirò lo schema del commutatore che ho "creato".
Ma come disse qualcuno "nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma"

Per crearlo ho avuto bisogno di ben 5 invertitori, in quanto mi occorrevano sia gli elementi e sia i moduli "cilindrici" per avere gli scatti. Negli invertitori di questi ultimi ve ne sono di due tipi, un modello per elemento:

                                                                                               uno con un solo incavo che commuta un uscita alla volta

                                                                                               uno con due incavi che sulla posizione 1 chiude un circuito, mentre sulla 2 chiude entrambi i circuiti ( almeno così mi sembra d'aver capito, smontandoli) .

Quelli utilizzati sono del primo tipo, coi secondi ho creato un altro tipo di commutatore di cui vi parlerò nel post "un commutatore e due motori", richiamando "prendere due piccioni con una fava".


per questo motivo vi consiglio di comprare un commutatore a 5 o 6 vie oppure più commutatori uguali a 2 vie (almeno 3 per avere i pezzi necessari) od uno a 4 ed uno a 2 o uno a 6 e da lì procedere alle modifiche da fare che nel mio caso sono state:

                                                                                                       allungamento albero su cui si avvita la manopola
                                                                                                       allungamento viti di bloccaggio per serrare gli elementi ( o vie ) .

Ero partito con 4 vie, ma mi rendevo conto che non mi bastavano in quanto non sarei riuscito a fare lo scambio voluto.

Ecco il perchè  (schema):


Per avere una visione migliore clicca quì
Ho utilizzato altri due invertitori di marcia per ottenere l'inversione di rotazione del motore su entrambe le velocità

Detto ciò ecco lo schema ( in alto senza invertitori di marcia, in basso con invertitori di marcia):



Per avere una visione migliore clicca quì
Spero che vi sia Utile.

N.B.: ricordate che questo tipo di conversione depotenzia il motore dal 30 al 50%. Cercando in Internet, capirete il perchè

Presentazione

Salve a tutti, Mi presento. Mi Chiamo "in Arte"  Ecor Mind.

Un po' faccio il tuttofare per diletto ed alle volte per necessità, spaziando in vari campi. In molti di essi sono profano, ma preferisco provare che arrendermi prima di chiedere ad altri od abbandonare "l'impresa".

Ho deciso di creare questo blog per inserire qualcosa che ho "costruito" e modificato, scervellandomi per bene su come risolvere qualche problema in itinere.

Spero che quello che leggerete sia interessante e/o vi aiuti a farvi scattare qualche "lampo di genio".

Fatto questo preambolo, vi  auguro buona lettura e buona Vita.

P.S.: le parti in rosso negli "articoli" sono link su cui potete clickare.